venerdì 5 novembre 2010

Ecodriver si diventa

Presentato a Balocco, presso il circuito prova Fiat, il “White Paper eco:Drive”, uno studio con i primi risultati rilevati da un vasto campione di utenti del software eco:Drive. Il programma, di cui molto si parla in questi giorni, è frutto della collaborazione della Casa torinese con Microsoft. Scaricabile gratuitamente (www.fiat.com), aiuta gradualmente l’automobilista a trovare le modalità di guida più vicine all’ecocompatibilità e permette di arrivare a risparmiare mediamente circa il 15 per cento di carburante, denaro ed emissioni di Co₂. Basta inserire, su una Fiat di ultima generazione dotata di sistema “Blue & me”, l’apposita chiave nella porta USB dell’auto per registrarvi tutte le informazioni su come il mezzo è condotto. I dati, che tengono conto di accelerazioni, decelerazioni, cambi marcia e velocità, potranno essere poi consultati sul proprio Pc. Ogni guidatore otterrà così un punteggio migliorabile (da 1 a 100) chiamato “eco-index”, e potrà sfruttare anche lo spirito ludico del sistema sfidando se stesso o gli altri utenti, che ormai danno vita a Ecoville, la web community di ecodrivers dell'universo Fiat. Lo studio succitato ha preso in esame più di 400mila viaggi effettuati da 5mila utenti europei del software (sui 50mila totali che lo usano abitualmente). I risultati, vari e talvolta sorprendenti, ci spiegano come sia possibile che l’ecoguida, a dispetto di una convinzione diffusa, faccia risparmiare anche tempo al driver. E ci svelano che nel Nord dell'Europa si guida meglio che nelle aree mediterranee, che è più importante per risparmiare cambiare marcia in modo corretto piuttosto che tenere una velocità costante, o che ognuno di noi con uno stile di guida ottimale può risparmiare 1.600 euro l’anno. Non poco, in fondo, tenuto conto che se tutti nel mondo guidassimo così, in un anno faremmo a meno di consumare 37 miliardi di litri di petrolio. Dunque, bene le eco-tecnologie, ma il nostro comportamento è al momento altrettanto importante. Eco:drive è sempre in divenire e permetterà molto altro. L’utenza giovanile vi aderisce ovviamente con più facilità, ma c’è un altro dato che ha a nostro avviso la sua importanza: si tratta dei 50mila fruitori abituali contro i 140mila che hanno scaricato e usato almeno una volta il programma. Sono in 90mila quelli che l’hanno abbandonato. Quando si troverà il modo di far dialogare in tempo reale fruitore e sistema, cioè durante la guida, il successo di questa bella idea potrà divenire travolgente. di Sergio Maggio


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